La difficoltà con i risvegli notturni e l’insonnia non è solo preoccupazione per i nostri bambini, ma spesso diventa motivo di contrasto al normale svolgimento della vita anche nelle persone adulte. Magari ti è successo di inciampare in questo problema proprio quando finalmente hai “sconfitto” i risvegli dovuti ai figli. Loro hanno trovato una buona routine, un ritmo che sembra stabile ed ecco che puntualmente ogni notte alle 3,54 boom! Occhi sgranati e niente sembra darti tregua per ritrovare il sonno in breve tempo.
Tutto questo ha certamente un impatto di non poco conto sul tuo quotidiano e quindi anche sulla resa dei tuoi impegni. Ma oltre ad inficiare sul buon andamento della tua giornata, l’impatto, alla lunga, ricadrà anche sul tuo sistema nervoso e il regolare funzionamento del tuo corpo.
Ora, senza entrare nello specifico in materia di natura più prettamente medico-scientifica, proviamo ad analizzare alcuni aspetti per meglio prepararci ad integrare ciò che ho pensato per accompagnarti nella ricerca di migliori azioni da attivare per contrastare questa difficoltà.
Le giornate sono spesso frenetiche e piene di incastri, il lavoro può portare a tensioni sia mentali, ma che si trasformano anche in accumuli fisici, ecco che dovrebbe prendere campo l’abitudine di creare un momento di routine personale. Ti assicuro che è indispensabile per avviarti a ritrovare un sonno più riposante.
Vediamo alcune semplici attenzioni che puoi provare a mettere in pratica:
- Scegli di abbandonare l’utilizzo dello smartphone o tablet la sera prima di addormentarti (anche l’utilizzo della televisione sarebbe meglio evitarlo)
- Dopo aver sistemato figli e casa, concediti 15/30 minuti solo tuoi (puoi farlo!)
- Condividi con i tuoi cari la necessità di poterti prendere questo breve tempo e costruite insieme la giusta disponibilità perché effettivamente tu riesca a mantenere la routine
- Sii sincero con te stesso! Non pretendere cambiamenti immediati, ma concediti il tempo per ottenere benefici
- Scegli una pratica, un rituale che ti aiuti a staccare la mente dai pensieri (ti propongo di seguito una breve classe Yoga che potrai ripetere)
Pranayama Yoga e Insonnia:
Il Pranayama, un termine sanscrito che significa “controllo ed estensione del respiro vitale”, è un aspetto fondamentale dello yoga che coinvolge il controllo del respiro. Nel Pranayama, ci concentriamo sulla regolazione del respiro al fine di portare un benessere generale: è stato dimostrato quanto sia positivamente incisivo anche nell’affrontare le difficoltà legate al sonno.
- Calmare la mente:
Le tecniche di Pranayama, come Nadi Shodhana (respirazione a narici alternate) e Bhramari (respiro dell’ape), lavorano per calmare il sistema nervoso, riportando l’attenzione sul respiro e rallentandolo. Attraverso la tecnica la mente va gradualmente verso la calma, riducendo lo stress e l’ansia che spesso contribuiscono all’insonnia.
- Migliorare l’ossigenazione:
La respirazione profonda e controllata aumenta l’apporto di ossigeno, favorendo una migliore circolazione e ossigenazione in tutto il corpo. Questo ha un impatto positivo sulla salute generale e può alleviare i fattori che contribuiscono ai disturbi del sonno.
- Stimolare il sistema nervoso parasimpatico:
La pratica del Pranayama promuove uno stato di rilassamento grazie al lavoro sul sistema nervoso parasimpatico, noto anche come sistema “riposo e digestione”. Ciò contrasta gli effetti del sistema nervoso simpatico, che è associato alla risposta “lotta o fuga” del corpo.
- Connessione mente-corpo:
Il Pranayama favorisce una connessione più profonda tra mente e corpo. Coltivando la consapevolezza attraverso l’attenzione al respiro, gli individui possono sperimentare più sintonia con le proprie sensazioni, i pensieri e le emozioni del corpo, portando ad un maggiore senso di autoconsapevolezza e riduzione dello stress.
- Creare una routine per andare a dormire:
Incorporare il Pranayama nella routine della buonanotte segnala al corpo che è ora di rilassarsi. La costanza in questa pratica stabilisce un rituale calmante che può segnalare al corpo di prepararsi al sonno, rendendolo uno strumento potente per chi lotta con l’insonnia.
Sfruttando il potere del respiro, è possibile coltivare un senso di calma, ridurre lo stress e creare un ambiente ottimale per un sonno ristoratore.
Sapevi che anche l’alimentazione e le tue particolari caratteristiche fisiologiche possono incidere sulla disponibilità della qualità del sonno? Questa è una tematica che ho in programma di affrontare in un incontro aperto ad un gruppo dal vivo dove andremo ad esplorare più nel dettaglio come riportare equilibrio nel proprio organismo. Se sei interessat@, contattami per i dettagli!