I bambini hanno bisogno di gioco libero condiviso nel gruppo di pari, di fare sport e di vivere esperienze di attività fisica.
Lo stato pandemico nel quale la società si è ritrovata, ha clamorosamente investito la quotidianità e la libertà delle persone: indubbiamente tutti stiamo vivendo scompensi e difficoltà che derivano da questo periodo, ma in particolare modo, ci sono i bambini e i ragazzi che risentono catastroficamente di tutto questo.
La privazione della vicinanza fisica, del con-tatto, l’obbligatorietà di un distanziamento sociale, hanno privato i giovani della dimensione del gioco sport costringendoli a passare molto del loro tempo nell’isolamento e nella solitudine. In tale dimensione, i bambini sono stati privati delle opportunità di autoregolazione, delle occasioni fondamentali per il nutrimento e l’ampliamento delle competenze sociali e relazionali.
Non poter vivere spazi e tempi aggregativi, ha inficiato e sta inficiando sulle occasioni necessarie alla sperimentazione di scambi utili all’interiorizzazione del senso del limite e della dimensione corporea, limitando quindi la crescita e lo sviluppo di determinate competenze importantissime per la conoscenza del proprio modo di essere e per la strutturazione di abilità fondamentali per la condivisione sociale. Inoltre, tutto questo si ripercuote anche sull’apprendimento, limitando le disponibilità e alimentando manifestazioni comportamentali negative e fuorvianti.
E’ importante creare occasioni dove i bambini e i ragazzi possano “vivere il proprio corpo” e per farlo hanno bisogno di adulti che in modo adeguato e maturo promuovano tempi e spazi che facciano vivere l’educazione al corpo, rimettendolo al centro delle loro esperienze in una dimensione ludica tanto indispensabile per la stimolazione e la crescita dei bambini.
Quello che possiamo frequentemente rilevare nei giovani che hanno vissuto nella povertà della stimolazione fisica, sono:
- Aggressività
- Incapacità di assimilazione delle regole
- Scatti di rabbia improvvisi
- Scarsa resistenza alla frustrazione
- Chiusura e introversione
- Difficoltà comportamentali e accettazione dei limiti
- Incapacità nell’oltrepassare i limiti
- Basso rendimento negli apprendimenti
- Difficoltà nel controllo motorio
L’educazione attraverso il gioco è un valido strumento che dovrebbe essere impiegato anche all’interno delle scuole. Il compito di questa istituzione è quello di educare attraverso il gioco con l’intento di facilitare lo sviluppo del bambino e permettere così l’incontro con l’altro, ma anche quello di educare a giocare, ovvero accompagnare il bambino ad interiorizzare le esperienze, a lasciarsi coinvolgere ed esprimersi attraverso la dimensione ludica.
La dimensione ludica è una valida occasione per la costruzione e la trasformazione di ciò che poi il bambino vive nella realtà. Ecco perché dovrebbe essere promossa e incoraggiata. Gli adulti hanno il dovere di promuovere e facilitare questa opportunità, non certo sovraccaricando di impegni quotidiani del bambino, ma semplicemente organizzando tempi di incontro con i pari e, quando è opportuno, anche interagendo e vivendo il gioco insieme a bambini.
Se ritieni che nello sviluppo di tuo/a figlio/a ci siano degli inciampi o delle difficoltà o pensi sia opportuno intraprendere un percorso di valorizzazione e sostegno del tuo ruolo genitoriale, puoi contattarmi qui.